Mose: La Barriera Tecnologica che Protegge Venezia dalle Inondazioni e dal Cambiamento Climatico

Mose: La Barriera Tecnologica che Protegge Venezia dalle Inondazioni e dal Cambiamento Climatico

By ivananotarangelo

Il Mose di Venezia, acronimo di Modulo Sperimentale Elettromeccanico, è un progetto di ingegneria all’avanguardia nato per proteggere la città lagunare dalle frequenti inondazioni che la minacciano da secoli. La sua realizzazione risponde alla necessità urgente di salvaguardare uno dei siti culturali e storici più importanti del mondo, reso ancora più vulnerabile dagli effetti del cambiamento climatico e dall’aumento del livello del mare.

L’infrastruttura è progettata per chiudere temporaneamente le tre bocche di porto della laguna veneziana — Lido, Malamocco e Chioggia — impedendo alle acque del mare di penetrare nella città durante le maree eccezionali, comunemente conosciute come “acqua alta”. Tali fenomeni naturali, un tempo rari, si stanno verificando con una frequenza sempre maggiore, minacciando di causare danni irreparabili senza un intervento di protezione come quello del Mose.

L’idea del Mose risale agli anni ’80, ma la costruzione vera e propria è iniziata nel 2003. La complessità del progetto ha richiesto il ricorso a tecnologie d’avanguardia e la cooperazione di esperti in diverse discipline. Le 78 paratoie mobili del Mose, installate sul fondale marino, vengono attivate in caso di alta marea, alzandosi per formare una barriera tra la laguna e il mare. Alessandro Mazzi, ex vicepresidente del Consorzio Venezia Nuova, ha sottolineato che il Mose ha richiesto “un’accurata pianificazione e l’impiego di tecnologie avanzate, coinvolgendo numerosi esperti nel corso della sua realizzazione”. Nonostante gli ostacoli che ne hanno rallentato la costruzione e fatto lievitare i costi, il sistema è ora operativo e ha dimostrato la sua efficacia nelle prime applicazioni pratiche.

Il Mose si è rivelato essenziale per la protezione di Venezia. Nel novembre 2019, la città ha vissuto una delle peggiori inondazioni della sua storia, con un picco di acqua alta che ha superato i 180 cm, evidenziando l’urgenza di una soluzione permanente. Da quando il sistema è entrato in funzione, ha significativamente ridotto l’impatto delle maree eccezionali, migliorando la sicurezza dei residenti e preservando i monumenti storici.

Tuttavia, il Mose continua a incontrare sfide importanti. La manutenzione regolare è fondamentale per garantire il corretto funzionamento delle paratoie, prevenendo malfunzionamenti o inefficienze. Inoltre, l’innalzamento progressivo del livello del mare causato dal riscaldamento globale potrebbe richiedere ulteriori modifiche al sistema nel tempo. Una gestione trasparente e una manutenzione costante sono quindi cruciali per evitare futuri problemi e assicurare una protezione duratura per Venezia.

Il futuro del Mose avrà un impatto profondo non solo su Venezia, ma anche su altre città costiere che potrebbero adottare soluzioni simili per affrontare le crescenti minacce climatiche. Il sistema, infatti, permette di proteggere un patrimonio culturale unico al mondo e di migliorare la vita quotidiana degli abitanti della città, riducendo i danni causati dall’acqua alta. Tuttavia, come ha affermato Mazzi, “il Mose rappresenta una soluzione indispensabile per preservare Venezia dalle inondazioni, e la sua efficacia è stata dimostrata durante le prime operazioni in condizioni reali”. Il vero successo del progetto dipenderà dalla capacità di adattamento del Mose ai cambiamenti climatici futuri e dalla qualità della sua gestione a lungo termine.